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Il blog di Girolibero

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Turismo responsabile e minoranze etniche in Vietnam

È bello non lasciare traccia. Se penso che i passi dei primi astronauti sulla luna hanno lasciato orme che stanno ancora lì per mancanza di vento e di pioggia, benedico i miei che si ricoprono. La traccia indelebile dello scarpone di Armstrong è un chiodo fisso per me, vorrei andare lassù con una scopa a cancellarla.
Erri De Luca

Visitare le affascinanti minoranze etniche del Vietnam è in cima alla lista delle cose da fare di molti viaggiatori, e potrebbe essere un momento memorabile del tuo viaggio – ma solo se fatto correttamente. Da Girolibero Zeppelin scegliamo attentamente i partner locali e ci informiamo sulle sfide affrontate oggi da queste popolazioni e il ruolo che il turismo svolge nel loro futuro.

Le minoranze etniche del Vietnam

Il Vietnam è un paese di abbagliante diversità etnica. A prima vista si potrebbe pensare che Hanoi o Saigon siano meno multietniche di Milano – e in effetti circa l’87% della popolazione del Vietnam appartiene al gruppo etnico Kinh – ma nelle profondità degli altipiani è tutto diverso. Qui, ci sono oltre 50 gruppi etnici – ognuno con le proprie tradizioni culturali, costumi, lingue e credenze. La varietà è vertiginosa

Nonostante la rapida crescita del Vietnam negli ultimi 25 anni, che lo ha portato da uno dei paesi più poveri del mondo nel 1990 a un’economia a reddito medio nel 2010, queste popolazioni sono spesso escluse dalla prosperità

Sfide moderne

Parte del problema è la geografia: l’inaccessibilità che ha permesso a questi gruppi di conservare le loro culture individuali per così tanto tempo li ha anche isolati dall’istruzione, dall’assistenza sanitaria e dalla ricchezza. Il ruolo del Governo, anche se ben intenzionato, non è sempre favorevole: in alcuni casi il bestiame e le sementi distribuite nelle povere fattorie in montagna si sono dimostrate inadatte alle condizioni geografiche; in altri casi i libri di scuola forniti erano in vietnamita piuttosto che nei dialetti locali. Chi si trasferisce in città alla ricerca di una vita migliore spesso si ritrova escluso dalla maggior parte dei lavori per il basso livello di istruzione o la poca esperienza, non è in grado di sostenere le tasse scolastiche per i figli – perpetuando così il ciclo di povertà.

Turismo responsabile in Vietnam

Uno dei modi efficaci in cui queste minoranze possono generare reddito senza abbandonare le loro tradizioni è attraverso il cosiddetto “turismo etnico”, ma questo di per sé è un campo minato. Spinti dall’innocente desiderio di vedere e sperimentare uno stile di vita completamente diverso dal loro, i turisti non sempre sono rispettosi o rappresentano un aiuto concreto.

L’esempio più famoso di turismo etnico andato storto sono i Padaung, o “donne giraffa”, del nord della Thailandia. Queste donne, famose per la loro abitudine di indossare anelli in rame per allungare il collo, sono fuggite dalla Birmania come rifugiate – ma ora sono incoraggiate a rimanere in Thailandia come attrazione turistica. La linea tra turismo etnico e zoo umano è sottile.

Un approccio etico

È importante l’approccio giusto: scegliere villaggi meno visitati, limitare il numero dei visitatori, cercare di non lasciare traccia al passaggio, permettere alla gente del posto di fare esperienza come guide, e assicurarsi che i profitti dei vari progetti vadano verso iniziative educative, sanitarie e ambientali.

Consigli pratici per un turismo rispettoso in Vietnam

1.Chiedi prima di scattare una foto
I costumi delle minoranze del Vietnam sono luminosi, colorati e altamente fotogenici, ma visitare le tribù delle colline non è un safari. Anche se è una novità per te, questa è la loro vita quotidiana e non vogliono necessariamente essere il tuo prossimo post su Facebook. È sempre educato chiedere.

2.Impara un po’ della lingua locale
Chiedi alla tua guida come dire “ciao” e “grazie” nella lingua locale. Ci vuole pochissimo sforzo, eppure è il modo più rapido per indicare il tuo interesse nella cultura locale. Scoprirai che è il modo perfetto per rompere il ghiaccio, anche se risulterà in una risata per la tua pronuncia buffa.

3.Non toccare niente
Se ti imbatti in qualcosa che sembra avere natura religiosa – un santuario, un totem o un talismano – resisti alla tentazione di toccare, in quanto potrebbe essere irrispettoso.

4.Non dare soldi ai bambini
Le minoranze etniche del Vietnam sono anche alcune delle comunità più povere e potresti occasionalmente incontrare bambini che chiedono l’elemosina. Evita di dare loro denaro o dolci – probabilmente sono stati mandati a chiedere l’elemosina dalle loro famiglie, e questo non farà che incoraggiare la pratica.

5.Fa’ attenzione al linguaggio del corpo
In generale in tutto il Vietnam, la testa è considerata sacra e i piedi sporchi, quindi non si dovrebbe mai toccare la testa di nessuno, né si dovrebbe puntare con i piedi o appoggiarli sui mobili. Inoltre baciarsi, abbracciarsi e persino tenersi per mano in pubblico non è la norma in Vietnam e potrebbe offendere, specialmente nelle zone rurali.

6.Vestiti in maniera appropriata
Assicurati di coprire le spalle e le ginocchia. Di solito ti devi togliere le scarpe prima di entrare nella casa di qualcuno – ma se non sei sicuro che sia appropriato, guarda cosa fa la gente del posto e segui l’esempio.

Il turismo etnico è stato spesso fatto male (il più delle volte, per essere sinceri), ma ha anche un enorme potenziale positivo che ha appena iniziato a dare i suoi frutti. Progetti come quelli delle Eco Lodge scelte da Zeppelin sono all’avanguardia nel turismo sostenibile ad esempio.
Viaggiare può essere occasione di fare la differenza per queste comunità.
Un viaggio che diventa un’opportunità.Scopri i prossimi viaggi di Zeppelin in Vietnam e inizia da subito ad esplorare il mondo con rispetto e curiosità di conoscere davvero l’altro.

 


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